04/02/2008versione stampabilestampainvia paginainvia



La risposta alle accuse del sottosegretario alla difesa
Ci fa molto onore, non pensavamo di essere tanto importanti, la citazione ricevuta dal sottosegretario Lorenzo Forcieri in merito al presunto intervento delle truppe italiane nella provincia di Farah.
Ci accusa poi, nemmeno tanto velatamente, di voler condizionare la discussione sul decreto di rifinanziamento delle missioni militari all'estero che domani dovrebbe cominciare in commissione Difesa.
Vorremmo ricordare a Forcieri che PeaceReporter, come ogni giornale dovrebbe fare, ha solo riportato notizie e parole che arrivano dalle autorità afgane. Non è PeaceReporter a indicare tra gli italiani gli autori del bliz, ma il governatore della provincia di Farah, Ghulam Mohaidun Balouch. Mentre il governatore del distretto di Bakwa, Khan Agha ha aggiunto che i morti sono stati colpiti da pallottole e non da bombe sganciate da aerei.
Di questa notizia, e del coinvolgimento delle nostre truppe, ne hanno parlato anche l'agenzia francese Afp e il quotidiano Le Monde.
Fa specie che un uomo politico tenti così smaccatamente di screditare una fonte giornalistica, quasi a rimpiangere i tempi in cui vigeva ufficialmente la censura di guerra.
Quanto al voler condizionare i lavori del Parlamento e delle sue Commissioni, questo sì lo vorremmo poter fare. Ma sappiamo di non riuscirci, giacché i Parlamentari, i ministri, i sottosegretari e anche i membri delle commissioni non si fanno condizionare nemmeno dalla volontà dei loro elettori.
 

Maso Notarianni

creditschi siamoscrivicicollaborasostienicipubblicità