Ci fa molto onore, non pensavamo di essere tanto importanti, la citazione ricevuta
dal sottosegretario Lorenzo Forcieri in merito al presunto intervento delle truppe
italiane nella provincia di Farah.
Ci accusa poi, nemmeno tanto velatamente, di voler condizionare la discussione
sul decreto di rifinanziamento delle missioni militari all'estero che domani dovrebbe
cominciare in commissione Difesa.
Vorremmo ricordare a Forcieri che PeaceReporter, come ogni giornale dovrebbe
fare, ha solo riportato notizie e parole che arrivano dalle autorità afgane. Non
è PeaceReporter a indicare tra gli italiani gli autori del bliz, ma il governatore
della provincia di Farah, Ghulam Mohaidun Balouch.
Mentre il governatore del distretto di Bakwa, Khan Agha ha aggiunto che i morti
sono stati colpiti da pallottole
e non da bombe sganciate da aerei.
Di questa notizia, e del coinvolgimento delle nostre truppe, ne hanno parlato
anche l'agenzia francese Afp e il quotidiano Le Monde.
Fa specie che un uomo politico tenti così smaccatamente di screditare una fonte
giornalistica, quasi a rimpiangere i tempi in cui vigeva ufficialmente la censura
di guerra.
Quanto al voler condizionare i lavori del Parlamento e delle sue Commissioni,
questo sì lo vorremmo poter fare. Ma sappiamo di non riuscirci, giacché i Parlamentari,
i ministri, i sottosegretari e anche i membri delle commissioni non si fanno condizionare
nemmeno dalla volontà dei loro elettori.