Il parlamento islandese ha autorizzato oggi il governo a cominciare i negoziati di adesione per entrare a far parte dei 27 membri dell'Unione Europea.
Come prevedeva il primo ministro, Johanna Sigurdardottir, la vittoria è stata di misura: 33 membri a favore e 28 contro. Il voto è seguito a cinque giornate di ampio dibattito. La coalizione di governo è divisa su questo punto.
Il partito social democratico è favorevole a legami più stretti con l'Ue e all’adozione della moneta unica,ma i critici temono che l’industria della pesca islandese possa risentire dell’obbligo di rispettare le quote UE.
A seguito del voto favorevole del parlamento all’ingresso in Europa, il governo islandese dovrà presentare la domanda di adesione e, in caso di esito favorevole, la decisione passerà al popolo islandese con il referendum. Gli oppositori avevano manifestato a Reykjavik davanti al parlamento, mostrando cartelli con la scritta 'Ue – No grazie'.
L'Islanda, con una popolazione di sole 320mila persone, era tradizionalmente euro scettica, ma molti si sono avvicinati all’idea di diventare membri dell'Unione Europea dopo il collasso delle principali banche islandesi nel giro di pochi giorni lo scorso anno.