Si fa sempre più rovente il clima in Sudafrica dove da giorni è in corso uno sciopero dei dipendenti pubblici, che chiedono al governo un aumento dello stipendio e un bonus casa. Sanità e istruzione sono i settori in cui il Paese è stato maggiormente colpito.
Negli ospedali hanno incrociato le braccia medici e infermieri, tanto da costringere il governo centrale ad inviare l'esercito: 2800 soldati sono stati schierati in 47 ospedali, 1800 dei quali delle unità mediche di soccorso. Sono loro che hanno impedito che il sistema sanitario collassasse, anche se si teme per la salute dei malati di Aids - malattia che in Sudafrica è una piaga - i quali necessitano di un'assistenza specifica.
Il South African Democratic Teachers' Union, il sindacato di riferimento del corpo docente, forte dei suoi 240 mila aderenti, ha portato 26 mila scuole alla chiusura che tradotto vuol dire oltre due milioni di studenti a casa.
Ma la paralisi di questi giorni non è ancora nulla. Due sono gli incubi del governo: che entri in sciopero la polizia (guardie carcerarie e vigili del traffico inclusi) e che poi si estenda ad altri settori, arrivando a colpire la produttività e quindi l'economia del Paese. Due scenari assolutamente probabili, Se per adesso la polizia non ha ancora aderito, infatti, è solo perché un tribunale glielo ha vietato ma il malumore che serpeggia tra gli agenti ha da tempo superato il livello di guardia. Quanto all'allargamento della protesta, pesa il pronunciamento del Cosatu, l'organo che coordina tutti i sindacati commerciali sudafricani, i cui esponenti hanno minacciato esplicitamente di scatenare "la totale anarchia".