I provvedimenti annunciati nei giorni scorsi dalle autorità danesi circa la reintroduzione dei controlli doganali alle frontiere potrebbero essere in contrasto con l'applicazione dei Trattati Ue e di Schengen. A questo proposito, si è svolto stamattina un primo colloquio telefonico tra il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, e il premier danese Lars Lokke Rasmussen, a cui farà seguito una lettera ufficiale dello stesso Barroso.
Secondo la portavoce della Commissione, Pia Ahrenkilde Hansen, i controlli alle frontiere annunciati dalla Danimarca "sembrano mettere in dubbio il funzionamento del mercato unico e dell'area integrata di libera circolazione Ue". Inoltre, le stesse misure potrebbero essere contrarie "alla libertà di fornire servizi e alla fludità dei flussi di traffico" e in particolare risultare incompatibili "con gli articoli 20 e 22 del codice di Schengen"(che fa parte del Trattato di Lisbona).
Per il momento Barroso si è limitato a sollecitare il governo danese a " non prendere misure unilaterali". Trattandosi di un accordo politico, e non di un vero e proprio testo legislativo, la Commissione non ha modo per ora di aprire una procedura di infrazione.