"Il mero sospetto che una manifestazione possa perturbare la neutralità politica nel giorno del silenzio non costituisce un'ipotesi sufficiente per limitare il diritto di riunione durante il periodo elettorale". Così si è pronunciata nel pomeriggio di oggi la Corte Costituzionale spagnola, dando ufficialmente il via libera alle manifestazioni previste questo sabato, organizzate dal Movimento M-15, accampato da domenica scorsa in diverse piazze spagnole per chiedere "più istruzione e meno polizia", e rivendicando il diritto ad indignarsi per la grave crisi economica e politica che ha travolto il Paese.
Potranno dunque scendere in piazza malgrado sabato sia la vigilia delle elezioni amministrative del 22 maggio e nonostante l'articolo 53 della Legge elettorale preveda il silenzio e la riflessione per non perturbare la neutralità politica.
I giovani e meno giovani, indignati e in cerca di una reale democrazia, hanno già invaso le più importanti città del Paese. Da Barcellona a Siviglia, da Valencia a Santiago, sono 57 al momento le piazze invase al grido di "Yes we camp", mentre anche all'estero si registrano i primi raduni. Se ne contano tre al momento: Berlino, Amsterdam, Londra, ma ne sono stati convocati molti altri in tutta Europa.