Dopo quindici ore, è sceso dalla cupola di Palazzo della Loggia - sede del Comune di Brescia - il marocchino che vi era salito nella tarda serata di ieri, per rivendicare il permesso di soggiorno. Ben Issah, cinquantasei anni, ha trascorso la notte a trenta metri di altezza, dopo essersi arrampicato sulle impalcature montate all'esterno del municipio.
Ben Issah si trova in Italia da molti anni, e già a novembre ha trascorso diciassette giorni accampato su una gru del cantiere metrobus in via san Faustino (a Brescia). L'uomo è senza permesso di soggiorno, e non può tornare in Marocco dalla famiglia perché poi gli verrebbe impedito di tornare in Italia. Non solo, la mancata messa in regola non gli dà modo di avere un lavoro. Prima che scendesse dal tetto, gli è stato garantito che non ci sarebbero state conseguenze penali e amministrative per l'accaduto.
Nel frattempo continua il presidio allestito da giorni, a poche decine di metri, da altri immigrati, che stanno anche attuando uno sciopero della fame. Anche nel loro caso, la protesta riguarda la richiesta di permesso di soggiorno, per la quale hanno fatto domanda nel corso della sanatoria del 2009.