11/11/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Domani tocca alla Camera e poi si dovrebbe aprire la fase delle dimissioni del governo Berlusconi e la creazione del nuovo governo di emergenza nazionale guidato proprio da Monti

Per la prima volta il nuovo senatore a vita Mario Monti siede oggi sui banchi di Palazzo Madama dove si vota la legge di stabilità. Che domani passerà alla Camera  per poi lasciare la scena all'addio di Berlusconi che dovrebbe presentare le sue dimissioni al capo dello Stato. Il quale, ormai è certo, incaricherà proprio Mario Monti di formare un nuovo governo. Di fronte a questo panorama il Pdl è spaccato, con un Cavaliere orientato verso un appoggio esterno: "Dobbiamo tener conto della speculazione sui mercati, avrei preferito però il voto". Alcuni sono invece orientati su un governo formato da un loro candidato, in primis Gianni Letta. Il capo del partito, Angelino Alfano, però precisa: decideremo sabato. A favore di un governo di emergenza nazionale sono i partiti di opposizione Pd e Terzo Polo. Mentre l'alleato di Berlsusconi, Lega Nord, annuncia: "Se ci sarà un governo Monti passeremo all'opposizione, la strada maestra è il voto". Contrari anche Idv e Sinistra estrema, ma la base dei dipietristi contesta la decisione del partito. Di Pietro frena: "Valuteremo i provvedimenti caso per caso". Sel di Vendola è invece orientato a dire sì, ma solo se il governo sarà "a tempo". E ora si attende la reazione dei mercati: lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 500 punti e Piazza Affari apre in positivo.

Parole chiave: berlusconi, monti, napolitano
Categoria: Politica, Economia
Luogo: Italia