15/11/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Lo rivela il Guardian che cita fonti militari iraniane: "È un'azione che rientra in una guerra clandestina"

Dietro l'esplosione in una base militare che tre giorni fa ha ucciso 17 Guardie della Rivoluzione c'è Israele. Lo scrive il Guardian, citando fonti anonime interne agli apparati di sicurezza iraniani. L'incidente è avvenuto sabato nella base missilistica di Aghadir, presso Bit Ganeh. Il governo iraniano ufficialmente non ha lanciato accuse e non ha parlato di attacchi di potenze straniere ma secondo fonti del quotidiano britannico, Teheran è sempre più convinta che si sia trattato di una vera e propria operazione militare dietro la quale si riconosce l'ombra del Mossad.

La ragione dei sospetti è che tra le 17 vittime c'è anche il generale Hassan Moghaddam, definito "l'architetto del programma nucleare iraniano". L'ufficiale è stato seppellito ieri con una cerimonia di stato. "Se davvero fosse vero che dietro l'esplosione c'è Israele – si legge nell'articolo – questo segnerebbe un'escalation nella guerra sotterranea sul nucleare iraniano", che da tempo si combatte lontano dai riflettori. C'è un precedente, infatti: un'esplosione avvenuta nel 2010 in un'altra base militare. "Ho informazioni che entrambe questi incidenti sono l'opera di sabotaggio da parte di agenti israeliani, con l'obiettivo di fermare il programma missilistico", ha spiegato la fonte al giornale inglese.

Categoria: Guerra, Politica, Armi
Luogo: Iran