Oggi è il dieci dicembre. La Dichiarazione Universale dei diritti umani compie
cinquantanove anni. C'è chi festeggia questa data, oggi. Per noi c'è davvero poco
da festeggiare. Siamo in guerra. E la guerra cancella ogni diritto.
Ci guardiamo intorno, nel mondo e nel nostro Paese, e ci rendiamo conto che gli
estensori di quella carta, se oggi fossero vivi e reclamassero quei sacrosanti
diritti, sarebbero presi per pazzi. O più probabilmente in galera. Preferiamo
invitare tutti a
leggerla, quella dichiarazione universale. E a pretenderli, quei diritti. A partire dai
luoghi di lavoro, che non devono essere luoghi dove la vita umana vale meno dell'interesse
del padrone. Senza dimenticare di pretenderli anche dai nostri rappresentanti,
che si apprestano a rifinanziare la guerra.