10/12/2007versione stampabilestampainvia paginainvia



Nel mondo e nel nostro Paese, se oggi gli estensori di quella carta reclamassero quei sacrosanti diritti, sarebbero presi per pazzi. O messi in galera.
Oggi è il dieci dicembre. La Dichiarazione Universale dei diritti umani compie cinquantanove anni. C'è chi festeggia questa data, oggi. Per noi c'è davvero poco da festeggiare. Siamo in guerra. E la guerra cancella ogni diritto.
Ci guardiamo intorno, nel mondo e nel nostro Paese, e ci rendiamo conto che gli estensori di quella carta, se oggi fossero vivi e reclamassero quei sacrosanti diritti, sarebbero presi per pazzi. O più probabilmente in galera. Preferiamo invitare tutti a leggerla, quella dichiarazione universale. E a pretenderli, quei diritti. A partire dai luoghi di lavoro, che non devono essere luoghi dove la vita umana vale meno dell'interesse del padrone. Senza dimenticare di pretenderli anche dai nostri rappresentanti, che si apprestano a rifinanziare la guerra. 

Maso Notarianni

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