Il cambiamento di strategia era nell'aria da tempo. Ora, sembra che dai vertici militari stia per arrivare
il nulla osta che mancava per portare anche in Afghanistan la surge, l'aumento
di truppe che gli Usa hanno già sperimentato quest'anno in Iraq: 3.200 Marines
sono già stati messi in preallarme, per andare ad aggiungersi ai circa 27.000
militari statunitensi già impegnati nella guerra contro i talebani. L'ufficialità
non c'è ancora, ma il segretario alla Difesa Robert Gates ha raccomandato l'invio
dei Marines per dar man forte nell'attesa offensiva talebana di primavera. Domani,
mercoledì 16 gennaio, quando il presidente Bush tornerà negli Stati Uniti dal
suo viaggio in Medio Oriente, è probabile che la questione sarà una delle prime
che si troverà sulla scrivania.
I militari avevano chiesto più uomini. Se approvato, il dispiegamento sarebbe una “una tantum” di sette mesi, ha spiegato
un portavoce del Pentagono. Mille uomini, appartenenti a un'unità di fanteria,
sarebbero impiegati nell'addestramento delle forze afghane, mentre circa 2.200
membri sarebbero mandati direttamente al fronte. Ieri, la Cnn ha scoperto che
i 3.200 Marines coinvolti hanno già ricevuto la notifica, un fatto che il ministero
della Difesa non ha confermato. Funzionari vicini a Gates, che ha sotto mano la
questione dallo scorso fine settimana, hanno fatto sapere che il numero uno del
Pentagono attende il ritorno di Bush per avere la sua approvazione finale. Gli
analisti militari statunitensi danno comunque per molto probabile che la surge
si farà. Tuttavia, l'aumento di truppe non soddisferà completamente i comandanti
sul campo, che avevano richiesto 7.500 uomini di rinforzo.
Alessandro Ursic