15/01/2008versione stampabilestampainvia paginainvia



Dal Pentagono arriva il sì all'invio di 3.200 Marines di rinforzo in Afghanistan. Manca solo la firma di Bush

Un militare Usa in AfghanistanIl cambiamento di strategia era nell'aria da tempo. Ora, sembra che dai vertici militari stia per arrivare il nulla osta che mancava per portare anche in Afghanistan la surge, l'aumento di truppe che gli Usa hanno già sperimentato quest'anno in Iraq: 3.200 Marines sono già stati messi in preallarme, per andare ad aggiungersi ai circa 27.000 militari statunitensi già impegnati nella guerra contro i talebani. L'ufficialità non c'è ancora, ma il segretario alla Difesa Robert Gates ha raccomandato l'invio dei Marines per dar man forte nell'attesa offensiva talebana di primavera.  Domani, mercoledì 16 gennaio, quando il presidente Bush tornerà negli Stati Uniti dal suo viaggio in Medio Oriente, è probabile che la questione sarà una delle prime che si troverà sulla scrivania.

Robert GatesI militari avevano chiesto più uomini. Se approvato, il dispiegamento sarebbe una “una tantum” di sette mesi, ha spiegato un portavoce del Pentagono. Mille uomini, appartenenti a un'unità di fanteria, sarebbero impiegati nell'addestramento delle forze afghane, mentre circa 2.200 membri sarebbero mandati direttamente al fronte. Ieri, la Cnn ha scoperto che i 3.200 Marines coinvolti hanno già ricevuto la notifica, un fatto che il ministero della Difesa non ha confermato. Funzionari vicini a Gates, che ha sotto mano la questione dallo scorso fine settimana, hanno fatto sapere che il numero uno del Pentagono attende il ritorno di Bush per avere la sua approvazione finale. Gli analisti militari statunitensi danno comunque per molto probabile che la surge si farà. Tuttavia, l'aumento di truppe non soddisferà completamente i comandanti sul campo, che avevano richiesto 7.500 uomini di rinforzo.

Alessandro Ursic

creditschi siamoscrivicicollaborasostienicipubblicità