28/04/2009versione stampabilestampainvia paginainvia



La Corte interamericana contro lo stato di Chihuahua per l'uccisone di migliaia di operaie

La Corte interamericana dei diritti umani ha aperto oggi a Santiago del Cile il processo contro lo Stato messicano di Chihuahua, accusato di non aver saputo fare giustizia nella vicenda dei femininicidios, l'uccisione di donne, che lavoravano nelle fabbriche locali come manodopera a basso prezzo.

Secondo i dati a disposizione della Corte, sono migliaia le donne rapite o scomparse a Ciudad Juarez a partire dal 1993, per lo più di bassa estrazione sociale e impiegate nelle maquiladoras, fabbriche che lavorano con contratti di subappalto, utilizzando manodopera a basso costo. Di queste, quattrocento sessanta sono state ritrovate morte con segni di violenza sessuale e tortura. Claudia Gonzalez, Esmeralda Herrera e Laura Ramos, originarie di Campo Algodonero, sono state ritrovate nel novembre del 2001, insieme ad altri cinque corpi di donna che non è stato possibile identificare, di fronte al sindacato delle maquiladoras. Il tribunale dell'Organizzazione degli stati americani procederà da oggi contro lo stato messicano di Chihuahua per "responsabilità" nell'assassinio delle tre donne, "per l'impunità di cui hanno beneficiato i responsabili, e per la mancanza di verità e di giustizia".

 

 

Categoria: Diritti, Donne, Tortura
Luogo: Messico