Frustrazione e disappunto. E'quanto ha espresso il segretario dell'Onu Ban-Ki-Moon riferendosi alla situazione politica del Myanmar, in cui non vi è alcun tipo di progresso nel condurre il Paese sulla via della democrazia. Le dichiarazioni sono giunte al termine dell'incontro con il cosiddetto "Gruppo di Amici", cioè Australia, Gran Bretagna, Cina, Francia, India, Indonesia, Giappone, Norvegia,Russia, Singapore, Sud Corea, Thailandia, Stati Uniti, Vietnam e Unione Europea. I diplomatici hanno inoltre sottolineato che qualsiasi azione nei confronti di Myanmar è stata bloccata dalle obiezioni di Cina e Russia, che hanno visto le eventuali misure da intraprendere come interferenze negli affari interni del Paese.
In Myanmar la prossima settimana si terranno le elezioni presidenziali, e al capo dell'opposizione Aung San Suu Kyi è stata impedita la partecipazione. La Cina ha dichiarato però che le elezioni sono una questione che ricade nel controllo della sovranità statale, che perciò come tale deve essere rispettata.