16/02/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



L'ufficiale che lo accompagnava non è in pericolo di vita: non sono chiare le ragioni dell'attacco

Due agenti statuinitensi della sezione Immigrazione e dogane sono stati raggiunti da alcuni colpi di arma da fuoco mentre viaggiavano con la loro auto in direzione di Monterrey, nel nord del Messico, lungo l'autostrada 57 (considerata una delle più pericolose del Paese). Uno dei due, Jaime Zapata, è deceduto in seguito alle ferite riportate mentre l'altro è in condizioni stabili. I due sono stati attaccati dopo essersi fermati a quello che appariva un posto di blocco militare: nessuno pare a conoscenza delle ragioni che si celano dietro all'aggressione.

Il segretario per la Sicurezza interna statunitense, Janet Napolitano, ha detto che "ogni attacco contro il nostro personale è un attacco contro chiunque serva la nostra nazione e metta la propria vita a rischio per la nostra sicurezza" offrendo collaborazione alle autorità messicane per consegnare i colpevoli alla giustizia.

Secondo il Government Accountability office (GAO) un quinto del confine tra Usa e Messico (600km), attraverso il quale si svolgono attività come traffico di armi e droga ed immigrazione illegale, non è adeguatamente controllato. Nello scorso anno gli Usa hanno speso 3 bilioni di dollari per aumentare i controlli sul confine ed il numero degli agenti in loco.

Gli episodi di violenza, in cresicta esponenziale in alcune aree messicane, sono attribuibili in gran parte agli scontri tra i membri dei diversi cartelli di narcotrafficanti in competizione tra di loro: negli ultimi quattro anni le vittime sarebbero state 34 mila.

 

 

 

Parole chiave: narcotraffico, narcos
Categoria: Guerra
Luogo: Messico