16/02/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Secondo Rafid Ahmed Alwan al-Janabi era l'unico modo possibile per abbattere il regime di Saddam Hussein

L'uomo che convinse la Casa Bianca dell'esistenza di un programma segreto iracheno per mettere a segno un attacco biologico ha ammesso per la prima volta di aver mentito. Rafid Ahmed Alwan al-Janabi ha rivelato al quotidiano britannico "The Guardian" di aver inventato storie relative ad armi biologiche e fabbriche clandestine nel tentativo di far cadere il regime di Saddam Hussein. Le sue affermazioni vennero usate come pretesto da Washington per dichiarare guerra all'Iraq.

Nonostante gli otto anni di conflitto, e le vittime che ha determinato, Janabi non si dice pentito della propria scelta, indicandola come l'unica opzione possibile per abbattere la dittatura di Saddam Hussein. "Mi diedero questa possibilità - è stato il suo commento -, avevo l'opportunità di escogitare qualcosa per rovesciare il regime. (...) Io e i miei figli siamo fieri di aver dato all'Iraq una speranza di democrazia".

Le prime (false) rivelazioni di Janabi furono rilasciate ai servizi segreti della Germania: identificato come ingegnere chimico di Baghdad, venne contattato dal Bnd (l'intelligence tedesca) per avere informazioni sul regime iracheno. Nonostante le sue dichiarazioni fossero state talvolta smentite dai fatti, fu ritenuto un testimone attendibile: le sue "confessioni" vennero poi inoltrate agli Stati Uniti, che ne fecero la bandiera per il loro intervento in Iraq.

Parole chiave: Confessione, dichiarazioni false, Usa
Categoria: Guerra, Politica, Popoli, Armi
Luogo: Iraq