05/09/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Protestano contro le mancate riforme e chiedono di sospendere i processi che in corso, affidati a giudici militari. Qualcuno chiede il ritorno di Hosni Mubarak

Il Consiglio militare egiziano finisce sotto accusa: troppo lento il processo per le riforme e la consegna del potere agli organismi civili. Allora piazza Tahrir si risveglia, quasi sette mesi dopo l’11 febbraio, data in cui Hosni Mubarak ha lasciato il potere.

Movimenti e forze politiche democratiche, come il Movimento del 6 aprile, il Fronte per la libertà e l’Associazione nazionale per il Cambiamento, si sono dati appuntamento per venerdì 9 settembre. I manifestanti chiedono alla giunta di interrompere gli oltre 12mila processi che i giudici militari stanno celebrando contro civili egiziani. Non sarà presente alla mobilitazione il Partito di Libertà e giustizia, braccio politico dei Fratelli Musulmani, soddisfatto di come la giunta militare sta guidando il Paese. 

Secondo la Cnn saranno per le strade anche dei sostenitori del vecchio regime, “I figli di Mubarak”. Il gruppo considera l’ex presidente un eroe nazionale e vuole riportarlo al governo, puntando a quella che definiscono la “maggioranza silenziosa” del Paese.

Parole chiave: egitto, piazza tahrir, proteste, movimento sei aprile
Categoria: Politica
Luogo: Egitto