03/11/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Progetti di cooperazione e sviluppo nel settore energetico legato al petrolio. Vietnam e Venezuela sempre più vicini

Gli accordi internazionali fra Stati per lo sfruttamento delle risorse energetiche sono uno dei punti fondamentali dell'economia del futuro. Lo sanno bene Vietnam e Venezuela che da alcuni giorni stanno trattando lo sfruttamento del petrolio in una zona molto particolare del Paese sudamericano: la Faja dell'Orinoco. L'area è fra le più importanti al mondo per quantità di greggio estraibile e le sue riserve dureranno ancora molti e molti decenni.

Per queste ragioni, oltre che per l'alta tecnologia utilizzata nei suoi impianti dal Venezuela, il Vietnam ha deciso di avviare accordi di cooperazione energetica basata appunto sullo sfruttamento del petrolio di questa zona. Non solo. Se il progetto comune otterrà buoni risultati, si potrà pensare anche a nuove aree, come quella del lago di Maracaibo, dove Pdvsa, la compagnia petrolifera statale venezuelana, ha impianti a perdita d'occhio. PetroVietnam e Pdvsa, quindi, stringeranno una partnership che durerà a lungo.

I colloqui nel frattempo sono in fase avanzata. Il presidente di PetroVietnam, Phung Dinh Thuc ha già discusso a lungo con le autorità venezuelane per iniziare a estrarre petrolio dall'area dell'Orinoco già dal prossimo anno. Per velocizzare le operazioni di quello che sarà senza ombra di dubbio un progetto impegnativo, e per fare in modo che non ci si fermi davanti a piccoli cavilli, la compagnia vietnamita ha chiesto al Venezuela agevolazioni pratiche per iniziare i lavori.

Il petrolio della zona dell'Orinoco è differente rispetto a quello del Lago di Maracaibo, nello Stato di Zulia, e per queste ragioni dovrà subire alcuni trattamenti dopo essere stato estratto. Per questo servono nuove strutture e la compagnia vietnamita conta molto sull'aiuto venezuelano nel post-estrazione.

Caracas è felice di cooperare con Hanoi che dal canto suo ha dato la disponibilità per aiutare nel processo di sviluppo le aree agricole venezuelane oltre che altri settori. Anche perché il Vietnam è considerato uno dei paesi al mondo con le più alte prospettive di crescita per i prossimi dieci anni. Nel 2005 la crescita economica del Paese è stata del 8,4 percento e se le svalutazioni della moneta locale volute dall'amministrazione vietnamita negli ultimi anni hanno dato un forte impulso alle esportazioni, il deficit commerciale del Paese resta alto per un paese in via di sviluppo e si potrebbe attestare (secondo i dati 2010) intorno ai 12,5 miliardi di dollari. Per il 2011 gli economisti vietnamiti hanno previsto una crescita del 6 percento.
Quindi una cooperazione che già dalle sue fasi iniziali intravede un futuro radioso.

Alessandro Grandi

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