I presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani: "Il maxi-emendamento va approvato entro questa settimana, al massimo la prossima".
Ore concitatissime per l'economia e la politica italiana. I massimi storici registrati da spread e dal rendimento dei titoli di Stato (oltre il 7 per cento) stanno provocando una accelerazione improvvisa della crisi istituzionale.
Tremonti è salito al Colle, dove ha incontrato per un'ora il Presidente della Repubblica, che ha parlato di decisioni in tempi rapidi (''per trarci fuori dalla condizione critica e allarmante occorre che cadano troppe chiusure e vecchi tabu', che si crei un clima di confronto piu' aperto e ancorato ai problemi reali della società e dello Stato e alle loro possibili soluzioni. Abbiamo bisogno di decisioni presto e nei prossimi anni per esprimere una rinnovata responsabilita' e coesione nazionale'').
Il Pd chiede di votare il disegno di legge si stabilità entro lunedì, i finiani entro domenica. Intanto, in maniera grottesca la Commissione bilancio del Senato che deve lavorare sul ddl di stabilità non riesce a ricevere il maxiemendamento del governo. Già tre i rinvii di orario, mentre lo spread brucia la casa comune. L'ultima notizia è che l'esame del maxiemendamento comincerà dopo le 16.00
Un'analisi di Barclays Bank riassume con chiarezza il momento storico negatico per l'Italia: la crisi del debito dell'Italia ha superato il "punto di non ritorno". "Il rendimento sui titoli di Stato italiani - è scritto - ha raggiunto nuovi massimi ed è ad un livello che i nostri economisti considerano insostenibile. I precedenti storici indicano che le dinamiche negative che si auto-alimentano che adesso minacciano l'Italia sono molto difficili da spezzare. A questo punto, l'Italia può essere oltre il punto di non ritorno".
Sulla situazione italiana si registrano gli interventi di pressione da parte di Angela Merkel e del premier britannico Cameron che ha affermato: "I tassi d'interesse sui titoli di Stato stanno tragicamente arrivando a toccare in Italia livelli totalmente insostenibili"
Toni drammatici da parte di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria: "L'Italia - dice - sta vivendo ore drammatiche. Non ci meritiamo di finire come la Grecia".
Per Mediaset sospensione del titolo in ribasso, dopo aver perso in doppia cifra.
Angelo Miotto