Centomila ebrei ortodossi sono scesi in piazza oggi in Israele durante due manifestazioni separate che si sono svolte a Gerusalemme e Bnei-Brak, vicino Tel Aviv. La folla di religiosi si è radunata per protestare contro una recente sentenza della Corte suprema e contro le imposizioni degli organismi secolari dello Stato.
La Corte Suprema si espressa per condannare la discriminazione tra ragazze askenazite e sefardite nella scuola di Beit Yaakov nella colonia Emmanuel in Cisgiordania. La "madre di tutte le proposte", come è già stata definita dai giornali locali, è stata organizzata in particolare contro la decisione di mandare in prigione due genitori askenaziti che si sono rifiutati di far andare a scuola le loro figlie insieme a studenti sefarditi. La tensione è alta e la polizia si aspetta altre manifestazioni e proteste in tutto il Paese.
I seguaci della comunità chiamata in causa hanno già dichiarato di non voler accettare la sentenza, perché in contrasto con quanto prescritto dai loro rabbini e dalla loro tradizione. I manifestanti hanno sfilato con cartelli con scritte offensive, quali "La Corte Suprema contro le persone", "Dio governerà per tutta l'eternità", "la Corte Suprema è fascista" e "I terroristi della flottiglia liberi! I genitori degli studenti in carcere".