25/11/2010versione stampabilestampainvia paginainvia



Lungaggini nel processo contro i presunti responsabili

L'India ha inviato una nota all'ambasciata pachistana di Nuova Delhi in cui si condanna con "toni duri" il vicino Paese islamico per non aver ancora provveduto a punire i colpevoli dell'attentato all'hotel Taj Mahal di Mumbai, a due anni dai fatti.

Nella nota l'India lamenta della "mancanza di progressi" nel processo a sette leader militanti in Pakistan arrestati in relazione all'attacco. Tra loro ci sarebbe il presunto pianificatore della strage del 16-19 novembre 2008, Zakiur Rehman Lakhvi.

Inoltre Nuova Delhi lamenta di non aver ancora ricevuto risposta alla richiesta indiana di allargare l'inchiesta ad altri esponenti di spicco del gruppo militante, tra cui Hafiz Said, fondatore di Lashkar-e-Taiba, gruppo islamista pachistano. L'attentato provocò 166 morti, tra cui quasi tutti gli attentatori tranne uno, Ajmal Kasab, condannato a morte da una corte indiana.

Parole chiave: mumbai, india, pakistan, Lashkar-e-Taiba
Categoria: Guerra
Luogo: India