05/07/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



A giugno la violenza nel Paese è aumentata del 34 per cento

Due ordigni sono esplosi questa mattina vicino a un palazzo governativo a Taji, a 20 km a nord di Baghdad, uccidendo almeno 35 persone e ferendone circa 28, secondo quanto riportato da fonti del ministero dell'Interno iracheno.

Raad al-Tamimi, sindaco del comune colpito, ha dichiarato alla Reuters che le esplosioni sono state effettuate allo scopo di causare il massimo danno possibile, in un posto affollato di persone che si stavano recando negli uffici per lavoro nonché di polizia. Alla prima detonazione, causata da un'autobomba, ne sarebbe seguita un'altra (probabilmente anch'essa posizionata in un automobile) proprio quando si era formato un capannello di persone per soccorrere i feriti della prima esplosione.


Nel mese di giugno gli attentati in Iraq, il 34 per cento in più rispetto a maggio, hanno provocato la morte di almeno 271 civili. Per le truppe americane, che entro la fine dell'anno dovrebbero lasciare il Paese, si è trattato del mese più sanguinoso dopo il 2008

Parole chiave: Iraq, attentati, guerra
Categoria: Guerra
Luogo: Iraq