Da tre giorni, nello Stato indiano orientale dell'Orissa, centinaia di contadini, in gran parte donne, stanno bloccando con la loro protesta i lavori per la costruzione di una mega acciaieria della società sud-coreana Posco. Il progetto da 12 miliardi di dollari prevede la distruzione della foresta, e le comunità locali, organizzate in comitati anti-Posco, chiedono adeguati risarcimenti per la confisca delle loro terre, base dell'economia agricola.
I lavori per la costruzione dell'acciaieria sono ricominciati da pochi giorni, dopo che lo scorso mese le autorità avevano sospeso gli espropri dei terreni agricoli proprio a causa delle forti resistenze locali incontrate. Sabato scorso, ai sit-in di protesta la polizia ha provato a reagire con lo sgombero, incontrando una forte resistenza dei manifestanti. Negli scontri, alcune donne che cercavano di difendere gli alberi sono rimaste ferite.
Al movimento anti-Posco si sono uniti anche i Dongria Kondh, una popolazione che vive nelle colline di Niyamgiri e che ha partecipato agli scontri armata di archi e frecce. Il gruppo aveva acquisito una certa notorietà per essere riuscito, l'anno scorso, a bloccare il progetto di una miniera di bauxite del colosso minerario Vedanta.