18/07/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Molte le donne scese in campo per chiedere adeguati risarcimenti per la confisca dei terreni agricoli

Da tre giorni, nello Stato indiano orientale dell'Orissa, centinaia di contadini, in gran parte donne, stanno bloccando con la loro protesta i lavori per la costruzione di una mega acciaieria della società sud-coreana Posco. Il progetto da 12 miliardi di dollari prevede la distruzione della foresta, e le comunità locali, organizzate in comitati anti-Posco, chiedono adeguati risarcimenti per la confisca delle loro terre, base dell'economia agricola.


I lavori per la costruzione dell'acciaieria sono ricominciati da pochi giorni, dopo che lo scorso mese le autorità avevano sospeso gli espropri dei terreni agricoli proprio a causa delle forti resistenze locali incontrate. Sabato scorso, ai sit-in di protesta la polizia ha provato a reagire con lo sgombero, incontrando una forte resistenza dei manifestanti. Negli scontri, alcune donne che cercavano di difendere gli alberi sono rimaste ferite.


Al movimento anti-Posco si sono uniti anche i Dongria Kondh, una popolazione che vive nelle colline di Niyamgiri e che ha partecipato agli scontri armata di archi e frecce. Il gruppo aveva acquisito una certa notorietà per essere riuscito, l'anno scorso, a bloccare il progetto di una miniera di bauxite del colosso minerario Vedanta.

Parole chiave: India, Orissa, Posco
Categoria: Diritti, Politica, Ambiente
Luogo: India