21/09/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



L'organizzazione di ispirazione islamica denuncia di essere l'unica ong operativa nel sud, dove le milizie impediscono a Onu e Cr di portare aiuti umanitari

Islamic Relief è "l'unica ong che ha il permesso di operare nel sud del Paese" e si trova in difficoltà ad affrontare "da sola un'emergenza umanitaria" come quella al momento in atto in Somalia. E' l'allarme di Omar el-Sayed, portavoce di Islamic Relief Italia, di ritorno da una visita nel Corno d'Africa.

"La situazione è davvero drammatica nel sud del Paese, perché lì arrivano solo i nostri aiuti che non consentono l'assistenza a tutta la popolazione", ha spiegato el-Sayed. Al-Shabab è una milizia islamica, legata ad al-Qaeda, che controlla i movimenti degli aiuti umanitari alcune zone della Somalia colpite dalla carestia. 

Il portavoce ha precisato che Croce Rossa e Onu possono mandare aiuti solo attraverso la loro ong, che essendo di ispirazione islamica e operando nella zona da diversi anni, ha maggiore libertà di movimento. Ma anche per loro, "portare aiuti alla popolazione somala diventa sempre più difficile": l'ong acquista gli alimenti a Mogadiscio, dove un pacco di cibo "fino a poche settimane fa costava 60 dollari e oggi, a causa della mancanza di risorse, ne costa 80".

Il 50 per cento della popolazione somala è affetta da malnutrizione, ma il problema riguarda almeno 13 milioni di persone in tutto il Corno d'Africa.