Una famiglia israeliana residente nei territori palestinesi occupati ha messo una taglia da 100mila dollari per la cattura di due palestinesi rilasciati ieri nel corso della liberazione del caporale Gilad Shalit. I due ex detenuti arabi, sostiene la famiglia, sono colpevoli dell'uccisione del figlio Shlomo (avvenuta 13 anni fa) e ora sembra che si trovino uno a Gaza e l'altro in Turchia. L'offerta sta girando su diversi siti in rete ed è stato tradotto in inglese, ebraico, arabo e turco.
Sono molte le famiglie israeliane che si sono dichiarate contrarie allo scambio di prigionieri. Qualche giorno fa un ragazzo di 27 anni aveva imbrattato il monumento a Rabin, in segno di disprezzo verso il processo di pace arabo-israeliano e alla liberazione di 1.027 detenuti palestinesi.
Frimet Roth, madre di una ragazza di 15 anni morta in un attentato del 2001 a Gerusalemme, ha dichiarato oggi ad Hareetz che considera un "errore colossale" la trattativa che ha condotto alla scarcerazione di Shalit.