Il buco nero della stampa. La
principale minaccia, per il caro leader, è costituita dai
mezzi di comunicazione di massa. Il regime teme che, grazie alle
informazioni provenienti dal mondo esterno, i venti milioni di
coreani possano scoprire che “là fuori” si vive meglio. La
censura è quindi uno strumento fondamentale a tutti i livelli.
Nella classifica della libertà di stampa nel mondo nel 2006
pubblicata da
Reporter Sans Frontieres, la Corea del Nord – per il
quinto anno consecutivo – occupa l'ultima posizione: un vero e
proprio “buco nero” dell'informazione. I giornalisti nordcoreani
possono pubblicare solo notizie autorizzate dal regime, e sono
centinaia, secondo quanto riportato da esuli e dissidenti, quelli
imprigionati perché si erano discostati dalle veline
governative.