12/05/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Leader della banda criminale La Oficina. Asceso ai vertici del narcotraffico grazie a pericolose alleanze. Cinque milioni di dollari la taglia posta dagli Stati Uniti. Forse l'estradizione

Maximiliano Bonilla Orozco, meglio conosciuto come "Valenciano", leader della banda criminale La Oficina e considerato a capo del narcotraffico in Colombia, è stato arrestato dalle autorità locali di Curazao, nel dipartimento di Antiochia. Una "carriera" criminale cominciata a soli 13 anni, sotto la protezione di "Don Berna", al secolo Diego Murillo Bejarano della banda La Terraza; un'ascesa nel mondo dei narcos intrapresa con l'estradizione di quest'ultimo negli Stati Uniti e portata avanti grazie a pericolose alleanza con altre organizzazioni criminali.

Scendendo a patti con Ruben Dario Moreno Urrego, alias "Pichi", era riuscito ad assicurarsi il controllo di gran parte delle rotte della droga presenti nel Paese, ma aveva intrapreso una violenta guerra contro numerosi leader criminali, tra cui "Sebastian", già noto alle autorità nazionali, che gli attribuiscono, assieme a "Valenciano", la responsabilità per l'escalation di violenze che ha investito la capitale di Antiochia, Medellin.

Gli Stati Uniti avevano emesso un mandato di cattura per Bonilla, offrendo sino a cinque milioni di dollari per qualsiasi informazione favorisse le indagini. Si aspetta ora, da parte del governo americano, la richiesta di estradizione del latitante, dopo la sua comparsa dinnanzi alla giustizia colombiana.

 

Parole chiave: Colombia, narcotraffico
Categoria: Guerra, Popoli
Luogo: Colombia