La decisione dell'Unione europea sulla concessione dello status di candidato alla Serbia slitterà al prossimo febbraio, secondo quanto ha dichiarato venerdì il Presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy, che ha chiarito che la concessione andrà di pari passo con la constatazione dei "primi risultati" negli sforzi di mettere in pratica una pacifica convivenza con il Kosovo e dei passi compiuti da Belgrado per consegnare i latitanti della guerra dei Balcani.
I 27 Paesi continueranno a monitorare il contributo serbo per la risoluzione delle tensioni nell'area balcanica e, in relazione a questo, il Ministro degli esteri europeo prenderà una decisione in febbraio, che verrà poi confermata in marzo in un summit dell'Unione europea.
I disordini degli ultimi mesi nel nord del Kosovo, infatti, in cui sono rimasti feriti circa 50 caschi blu della Nato, ha portato i Paesi europei, soprattutto la Germania, ad avanzare dubbi sull'ingresso della Serbia in Europa.
Belgrado aveva sperato di ottenere lo status al summit del 9 dicembre scorso e il rinvio della decisione ha generato il disappunto del governo serbo.