Una bomba esplode tra le
bancarelle e le botteghe del bazar di Lashkargah, nel sud dell’Afghanistan. E’
una strage: almeno 20 i morti, di cui 2 bambini, e 40 feriti arrivati in
condizioni disperate al locale ospedale dell’ong italiana Emergency. Le vittime
sono tutte civili.
E’ l’ultimo atto di
una guerra che, solo quest’anno, ha provocato in Afghanistan la morte di 3.500
persone: combattenti talebani, militari afgani e soldati occidentali ma soprattutto
civili.
Civili che muoiono per
le bombe piazzate dai terroristi talebani ma anche per quelle lanciate
dall’aviazione Nato-Isaf, che ormai bombarda quotidianamente i
villaggi del sud.
Pochi giorni fa, il 25
agosto, gli aerei della Coalizione internazionale hanno bombardato il villaggio
di Musa Qala, nel
nord della provincia di Helmand, colpendo una festa di matrimonio. Dodici civili
sono rimasti uccisi, molti i feriti. Tra questi tre bambini, arrivati al centro
chirurgico di Emergency a Lashkargah.
Abbiamo ricevuto
questa e-mail da Marina Castellano, infermiera dell’ospedale.

"Sono appena rientrata dal giro serale in ospedale e mi
sento terribilmente male. Vorrei poter urlare la rabbia che sento dentro ma non
posso farlo e allora ho pensato di scrivere a voi, di urlare a voi quanto sia
mostruosamente ingiusto tutto questo.
In pronto soccorso sono arrivati tre bambini, di 2, 5 e 6
anni, e il loro padre. I loro corpi sono devastati da schegge di bomba.
Il loro villaggio, Musa Qala, da ieri è sotto i bombardamenti aerei da parte
delle forze internazionali. La loro mamma è morta con tutto il resto della famiglia,
10
persone. Ho chiesto al padre, facendo tradurre dal medico locale, se ci sono
stati molti morti. Ha risposto che le famiglie che vivevano vicino a loro sono
state completamente distrutte, circa 40 persone, ed ha aggiunto che in tutti i
villaggi attorno al suo la situazione è uguale: morti e feriti.
Famiglie intere spazzate via. Però se vado a ricercare via
internet notizie sui giornali italiani, compresa l'Ansa, ci trovo solo brevi
articoli che parlano di 10 talebani uccisi nel sud dell'Afghanistan: di tutti
questi civili non se ne parla per niente. L'ospedale di Emergency è stracolmo
di pazienti. Da quando, ieri, sono ripresi i bombardamenti aerei (sempre più frequenti),
ci sono arrivati numerosi feriti. Tutti civili.
Ora i 3 bambini e il loro papà sono distesi tutti insieme in 2 letti
vicini. Nessuno di loro dice niente, non un lamento. Solo l'uomo mentre lo
sistemiamo nel letto e guarda i suoi figli dice: la mia famiglia è tutta qui.
E
gli occhi gli si riempiono di lacrime".