10/02/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Lo chiede l'ambasciatore all'Onu come riconoscimento della volontà di pace del presidente in relazione al referendum nel Sud

Il governo del Sudan ha chiesto informalmente la revoca del mandato d'arresto per il presidente Omar al-Bashir come "ricompensa" per il referendum nel Sud Sudan. Lo ha riferito l'ambasciatore sudanese all'Onu, Daffa Alla el-Haj Ali Osman, facendo appello alla comunità internazionale affinché riconosca gli sforzi per la pace compiuti da Bashir.

La Corte per i crimini internazionali ha emesso lo scorso anno un mandato di arresto per il presidente sudanese accusandolo di responsabilità nel genocidio in Darfur del 2003, dopo che i ribelli dell'ovest presero le armi.

 

L'Unione Africana desidera che il mandato di cattura venga sospeso, sostenendo la priorità di garantire la pace in Sudan e desiderando che venga fatta chiarezza sugli avvenimenti in Darfur. Gli Usa hanno proposto di depennare il Sudan dall'elenco degli Stati che sponsarizzano il terrorismo nel caso vengano riconosciuti i risultati del referendum, ma la soluzione è condizionata anche dall'avvio di una trattativa per trovare una soluzione al conflitto in Darfur.

Il presidente aveva ottenuto nei giorni scorsi le congratulazioni dell ONU per avere dichiarato che non si sarebbe opposto alla secessione del Sud dopo che il 99 percento dei votanti si era detto a favore.

 

Categoria: Diritti, Guerra
Luogo: Sudan