Si è svolto oggi a Villa Madama il vertice fra Italia e Francia, al termine del quale il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha spiegato in cosa consiste concretamente la decisione presa dal governo italiano di "aumentare la flessibilità operativa" in Libia. "Non si tratta di bombardamenti - precisa il premier - ma di interventi mirati con razzi di estrema precisione su singoli obiettivi militari, che non riguardano assolutamente insediamenti civili". Una scelta questa che, secondo quanto precisato dallo stesso presidente, giunge in seguito alle "richieste insistenti da parte degli alleati, dalla Nato e direttamente dagli Usa di far intervenire anche i velivoli italiani".
Secondo Berlusconi una "decisione logica", cui l'Italia non poteva sottrarsi, nonostante il "passato coloniale in Libia e il trattato di amicizia sviluppato con il popolo libico". La mossa del governo italiano ha ricevuto l'approvazione di Mustafa Abdel Jalil, capo del Comitato nazionale transitorio libico, che "ha ringraziato" al telefono il premier italiano, e della Francia, che, secondo quanto affermato dal presidente Sarkozy al termine del colloquio, "si rallegra" della decisione italiana. Il capo dell'Eliseo ha inoltre sottolineato come la scelta di intervenire militarmente in Libia abbia salvato "decine di migliaia di persone da morte certa", costringendo Muammar Gheddafi a scendere a trattative. Il presidente francese ha comunque escluso qualsiasi intervento militare di terra, "non previsto dalla risoluzione Onu".