25/08/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Sarebbero almeno sessanta i giornalisti imprigionati in tutto il Paese

L'International Press Institute (Ipi) ha condannato gli arresti compiuti dalla polizia di Istanbul negli uffici del quotidiano Aydinlik e dell'emittente televisiva Ulusal Kanal, in seguito a cui cinque giornalisti sono stati imprigionati. L'accusa è di essere implicati in Ergenekon, un'organizzazione nazionalista secolare impegnata, presumibilmente, ad ordire un complotto per rovesciare il governo del primo ministro Tayyip Erdogan.


I cinque sono stati liberati poco dopo l'arresto, hanno riportato i media turchi, anche se immediatamente dopo una corte ha ordinato l'arresto di Turhan Özlü, redattore della stessa Tv Ulusal Kanal, e di tre membri del Partito dei Lavoratori Turchi.

Secondo l'Ipi gli arresti costituiscono una "violazione della libertà di informazione". L'organizzazione con sede a Vienna ha rivolto un appello alle autorità turche per l'immediata liberazione di Özlü.


Secondo la Piattaforma "Freedom for Journalists", che raccoglie diversi gruppi di media turchi, sarebbero almeno sessanta i giornalisti attualmente imprigionati per volontà del governo di Ankara. Una stima confermata anche dalla rappresentante per la libertà dei media dell'Osce, Dunja Mijatovic.

Parole chiave: Turchia, giornalisti, arresti
Categoria: Diritti, Politica, Media
Luogo: Turchia