20/05/2011versione stampabilestampainvia paginainvia



Il bilancio di oggi è di ventun morti. Strage a Tall Kalash, dove le forze di sicurezza libanesi impediscono ai siriani in fuga di entrare nel Paese

É di ventun morti il bilancio odierno delle vittime uccise in Siria dalla repressione messa in atto dal regime. Lo riferisce l'emittente araba al-Arabiya, che cita fonti di attivisti per i diritti umani. Nella sola Barze, quartiere periferico di Damasco, sarebbero morte quattro persone. E proprio nei dintorni della capitale, secondo quanto riportato da al-Jazeera, oltre cinquemila persone starebbero manifestando contro il presidente siriano Bashar al-Assad e la sua amministrazione. La fonte a cui fa riferimento la tv del Qatar, un testimone coperto da anonimato, ha denunciato inoltre quanto sta accadendo nella zona di Tall Kalakh - vicino al confine con il Libano - dove da giorni le forze di sicurezza libanesi cercano di impedire ai siriani di entrare nel Paese.

I carri armati dell'esercito siriano hanno attaccato inoltre Màarrat al-Nùman, un villaggio situato a circa trenta chilometri a sud di Aleppo. Nell'area erano in corso forti proteste contro il presidente Assad, e al momento le vittime sembrano essere numerose.

Infine, un gruppo di detenuti è fuggito oggi da un carcere di Albukamal, nell'estremo est siriano al confine con l'Iraq. Si è verificato infatti un incendio nella sede del governatorato, che ospita anche delle celle. La notizia è stata resa nota da al Arabiya.

Parole chiave: Assad, proteste, repressione, vittime
Categoria: Diritti, Guerra, Politica, Popoli
Luogo: Siria